Poesia

amor di fotografia

Di istanti or di gaudio or di dolor
l'obiettivo suo veste sempre di soave rapitor
lui sovra tutti 'l sono di natura e fior avverte
e a ritrar seducenti panorami scuopresi solerte.
tempo vi fu in cui compagno avea l'bianco e nero
e or baloccasi pel contrario co' polimorfi colori
ma immutato resta 'l ricercar suo il bel vero
con sinfonie di scatti che scintillan d'ardori.
zoom e grandangoli mai gli fuor nè gli saran arcani
ogni dì' ch'e' rechi un apparecchio tra labbra di mani
a sottrar forse folle o forse poeta 'l firmamento
dall'ancestral e ubriacante suo movimento.
fu un giorno a' rullin avvezzo, or l'è a superbo digitale
ma serba il fotografo di spumeggiante bambino
quel frusciar di curiosità che tutt' è fuorché banale
verso un real ch'a lui rivelasi oppur gioca a rimpiattino.

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