Poesia

resterai

Resterai,
abbozzo di sorriso disegnato
da una striscia di inestirpabile sogno
lungo quell’ombra di tagliente inespresso
che a strati di rimpianto m’avvince.
grembo di donna mai vi sarà
di cui possa dirmi e bearmi demiurgo.
ruggirà in me il vano, vacuo anelito
a svelarti lentamente il supremo senso dei tuoi passi,
poi tutto svanirà sulla scia
d’una stridula, lacrimevole nenia di oblio.
fui creato figlio
per dimenticare
di non potermi riscoprire padre;
addestrarmi devo e dovrò, il so
a comprimer vacui gemiti.
imprigionata giacerà la tua realtà
nell’impalpabile effigie
d’una femminea presenza che mai mi amerà;
nome mai possiederai né lucente identità
né il mio volto graffiato ormai
dall’incanutirsi delle mie forme e dal silenzio
rivivrà nella leggerezza di marzapane
delle tue celestiali sembianze.
in un cuscino irto di spilli
a soffocare mi addestrerò
la voce velenosa della nostalgia;
figlio che mai verrà
mai potrò conoscerti mondo
ma sol d’eternarti cercar posso
in gocce delicate di tentata poesia.

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