Poesia

colosseo

•D'imperial fasto o d'estasi repubblicana
pagana ancor e lungi d'esser antro papalino
compievasi la ritualità tutta romana
tra scintillar di bighe e scintillio di spade sopraffino.
così spalancavansi del Flavio anfiteatro d'improvviso
l'eccitate e sempre ardenti labbra di disfida
col popolin ch'intrava e assidevasi deciso
a incitar guerrier con scurril verba e grida.
perch'in ciò ch'ebbe poi nome Colosseo
vista di sangue di schiavi color innocenza
era per lor richiamo incrollabile e amebeo
che noia sconfiggesse di dì e di esistenza.
romana gloria contr'a insidia cartaginese
sfilar di tremebondi eppur fieri gladiatori
della lazial plebe salian intanto i cori
che non deluse andasser di gaudio l'attese.
morti che fuor in quel campo non si posson contare
da man d'omicidio madide tramortiti qual zanzare
servi di ignobil, capitolina ebbrezza
che nel veder soffrir altrui scorgea la bellezza.
ma imago resta almen d'un coraggio vulcanico
ch'in filmica finzion rimembrar vollesi con l'ispanico
far perir per rimandar la propria fine
ahi a quanta moral bassezza fu quel volgo incline.

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