Diario

AL TEMPO DEI MAIALI ERAN SOSPIRI 73

OGNI RIFERIMENTO A COSE FATTI E PERSONE è PURAMENTE CASUALE

Per dire la verità,a sangue caldo a me e al nonno Marino quella scena fece l'effetto di farci ridere come non mai,però lei ebbe paura davvero,tanto di quel timore che quando giunse a l'ingresso del patio del piccolo caseggiato,proseguì fino ad andarsi a
rifugiare nel gabinetto comune esterno alle abitazioni,che allora nel gergo popolare
veniva chiamato igitte…Proprio così,la maggior parte delle famiglie a quei tempi
si divideva quel genere di servizi,non c'era abbastanza ricchezza e dovevamo arrangiarci come potevamo…Di necessita virtù.
La mamma continuava a sberciare con tutto il fiato che riusciva a emettere
e anche con quello che non aveva,pareva avessero scannato un porcellino…Non c'è che dire,prese davvero un bello spavento,quel giorno rischiò davvero che gli
prendesse un infarto,quando si fu ripresa ci trattò come due pellai,e in effetti come
gioco di parole potrebbe anche andare bene visto che il nonno raccoglieva anche
pelli di coniglio per venderle ai conciatori che le trasformavano in pellicce…ma
torniamo a pellai che vorrebbe dire persone poco raccomandabili e non attinente
a l'altra opzione…come dire!…Ci rimproverò pesantemente,brontolava in continuazione,
non la smetteva più di sbraitare,infuriata come un pugile mette alle corde l'avversario…
Io e il nonno eravamo diventati piccoli come una cruna d'ago e non avevamo il
coraggio di approntare una minima difesa,facendola così infuriare maggiormente
visto che prendeva il nostro silenzio come indifferenza e come un insopportabile
sorridere sotto i baffi…Infatti in quel senso sorridevamo e i nostri occhi lo
davano a vedere ma cercavamo appunto di mentire spudoratamente con i murmuri
del silenzio che non avrebbero visto fare gesti strani anche involontariamente
alle nostre bocche,chiuse con una cerniera dotata di lucchetto e chiave.
Solamente dopo lunga,penosa e patetica cocciutaggine,dico così perchè la ramanzina
durò per un tempo infinito.
Ripensandoci a sangue freddo la prese con più filosofia e si mise a ridere anche lei,
o forse,chissà!…Era per allentare la tensione accumulata e rilassarsi un po'.Quella
avventura per la mamma era stata davvero brutta,da mandarle il sangue in acqua,
tanto che per la forte emozione si pisciò anche addosso…La sera però rientrò
in agitazione,purtroppo le ribollì e successe ancora un putiferio,gli insulti che
avevamo subito il giorno non erano stati che delle gocce d'acqua in un oceano
oramai incontenibile di rabbia che cadeva giù intensa come l'acqua delle cascate
del Niagara…Quella situazione durò per uno spazio tempo interminabile,tanto
che da vittima non predestinata,visto che non c'era stata premeditazione,divenne un tiranno della peggiore specie,al povero nonno,buon anima,non dava più pace e ogni
pretesto anche insignificante era buono per creare un gran pandemonio,grappoli
di zizzania che maturavano in tutte le stagioni,anche senza sole,tanto che da quelllo
sciagurato giorno il nonno non ebbe più il coraggio di liberare il ciuchino dai finimenti.

OGNI RIFERIMENTO A COSE PERSONE E FATTI è PURAMENTE CASUALE

Leave a Reply