Poesia

VOCIO D'ESTATE

Il vocio dell'estate si consuma
Nelle tregue dell'afa
Dentro fresche cantine fatte d'ombra
Con parole consunte ed usurate
Dette soltanto per sentirsi vivi
In quell'aria sospesa del meriggio
Riconosco i rumori dell'estate
Punteggiati da grida di cicale
Che urlano al mondo la loro sofferenza
Tornano poi le voci a ritrovarsi
La sera, sotto cieli blu cobalto
E distese di stelle senza fine
Il vocio dell'estate
E' il desiderio di non aver confine

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