Poesia

Cutrofiano

Cutrofiano,
lucente paesino di pianura,
ridente borgata,
abbandonata.
Piccole vie del centro
immense nella fanciullezza
tuguri già allor
cadenti.
Tutto previsto
tutto ormai scontato.
Sarei tornato
ma per ridirti addio.
Di nuovo andai
per le vie del mondo,
senza fermarmi,
senza riposare,
solo fra tanti
soli ed obliati.
Di strade immense
molte ne ho percorse,
altrove,
ma belle no,
come le tue non belle.
La rosa rampicante
e l’altissima pergola
non rivedrò ma più
salire al cielo
dagli angoli degli usci.
La nostalgia è rimasta
al piede della rosa.
Come la rosa
l’anima è invecchiata
con le case senza vita.
Non tornerò mai più,
no, no, non tornerò
sui luoghi dell’infanzia.
Anche gli amici
sono andati via,
per le strade immense:
e non torneranno
che per ripartire.
Soli nasciamo
e soli ce ne andremo.
Anche i più cari
poi andranno via,
lontani.
Solo i ricordi
ci riuniranno
in tempi e luoghi
solo per noi belli.
CL, 15.02.2000 ore 10,10

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