Poesia

TRENTASEICHILIEOTTOCENTOGRAMMI

Ancora una volta m'innamorerò del cielo
guarderò quel colore che sa d'amore
per placare la fame che ho,
fame di te.
Ti cercherò fino a che il mio pensiero
infrangerà quella sottile barriera
che mi divide da te.
Immagini sfuocate e segnate dal tempo
hanno la lucentezza dell'istante
perchè spiegano il dolore.
Avevi "timbrato" sul braccio alcune cifre,
restate in vita con te,cifre che sanno di ricordi
ricordi di una sofferenza atroce
cifre degne visioni dell'umiliazione umana
che come tatuaggi sono impressi nella mente.
Nei miei ricordi non ci sono però
forse perchè rifiutate dalla mente mia
forse rimossi dal tempo per riluttanza
o forse è tanta la mia rabbia da cancellare
quel furto perenne di avere un papà sereno.
Il"Timbro" sul braccio te lo sei portato via
lontano dai miei occhi ma ti ha portato via
anche la vita e non vederti più è un dolore
che ancora non sono riuscito a placare.
Immagini strazianti e doloranti ne racconta tante
la storia,quella storia che ci hanno fatto credere
per nascondere la deficienza dell'animo.
ma che non è la verità ,
quella vissuta nei tanti lager a cui hai fatto visita.
La storia non dice di umiliazioni sacrifici lacrime
scempi di vite,martirizzazione,freddo ,fame
quello a cui in silenzio hai assistito
e che ne sa la storia del tuo ritorno a casa
tra innumerevoli strade e sotterfugi.
Di un ritorno di KG.36.800 di pelle e ossa
spinto dalla sola forza di amore per la vita
quella vita che hai regalato a me.
Oggi ancora una volta m'innamorerò del cielo
guarderò quel colore che sa d'amore
per averti tutto per me caro papà.
E mi innamorerò del tuo sorriso carico
di sazietà per riviverti nei tuoi 76 chilogrammi.

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