Poesia

BUCHENWALD

Immensa terra dove lo spazio diventa deserto
spargendo raggi di fertilità
lasciato dall'uomo nella totale intolleranza,
sei sempre più lontano nei ricordi delle menti.
Terra straniera
che parlar non sai
ma che vivi per trovar ritorno
nell'antico calore del fuoco
che riscalderà l'anima ancora .
Terra circondata da antichi casolari
dove riposar la vita
ancora accende pianti
accompagnati da immenso dolore ,
ti inventi il ricordo di chi ti ha vissuto.
Tra il calar del sole e l'incontro della luna
la speranza che regalavi era
sempre quella nella lingua più universale al mondo
"LA VITA".
Speranza circondata da fili
irti come spine che restringevano
la voglia di sognar lontano
costringendo i rimpianti della lontananza
a cercar altrove strade diverse.
Terra dove i profumi che l'aria regalava
sapeva di miscuglio putrefatto
completato dalle scorie umane
usate come fertilizzante della memoria.
Terra chiamata" campo " dove il concentramento di vite
non ti donava l'amore,
negavi la libertà delle idee
comprimendole nella totale negazione
per raggiungere la potenza della stupidità
cruda e cruenta del tuo padrone.
Ormai sei diventata arida e sei sempre li
a fomentare fiamme di cuore scintillante
di parenti alla ricerca della lacrima
che purifichi le anime di chi ti sei servito e
portandosi dietro la certezza della vita che gli è stata donata.
Campo o lager ,ti chiamano cosi ,
riporta al sole le anime ,
di chi hai sacrificato per una storia
che ha rasentato la pazzia ,
regala serenità in un sorriso, se pur amaro ,
fa che il sacrificio non sia "MAI"dimenticato
da noi privilegianti del futuro.
BUCHENWALD
ridammi il sorriso,mai ricevuto per colpa tua,
di un padre che scordar non posso
per le sofferenze vissute
e che sollevar il cuor mio possa con questi pensieri
rendere omaggio.

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